IN PROVA AI SERVIZI SOCIALI. Il giudice del tribunale di sorveglianza di Milano Roberta Cossia ha, infatti, accolto la richiesta del difensore della ex regina delle televendite, l'avvocato Liborio Cataliotti, e ha concesso alla Marchi la sospensione dell'esecuzione della pena in attesa dell'affidamento in prova ai servizi sociali.
Cataliotti ha spiegato che il provvedimento del giudice di sorveglianza è da considerarsi «eccezionale».
«DEVE ACCUDIRE LA FIGLIA». «Nonostante non ci sia ancora la proposta di un programma per la richiesta dell'affidamento in prova è stata accolta la nostra istanza nella quale chiedevamo la libertà in quanto la mia cliente deve accudire la figlia Stefania che tra pochi giorni dovrà sottoporsi a un intervento chirurgico all'anca», ha spiegato l'avvocato.
Durante il regime di semilibertà, Vanna Marchi poteva uscire dal carcere di Bollate la mattina per rientrarvi la sera, dopo aver lavorato nel bar-ristorante del fidanzato della figlia.
Fonde lettera43.it
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