Non c'è pace per Corona, aumenta la pena: un anno e 3 mesi in più di carcere
Fabrizio chiederà la grazia per riabbracciare il figlio Carlos. Nina Moric addolorata: «È il padre di mio figlio, gli manca, spero che presto possano riabbracciarsi in un contesto normale» -
Fine pena mai: Fabrizio Corona vede allontanarsi la libertà. Il giudice di Lanciano, Francesco Marino, su richiesta del procuratore Francesco Menditto, ha infatti stabilito che l'ex di Belen dovrà scontare un altro anno e tre mesi in più di carcere per i reati di falso e corruzione dopo il riconoscimento della Corte d’Appello di Lisbona, dove l’ex re dei paparazzi venne arrestato due anni fa. La pena passa da 7 anni e 3 mesi a 8 anni, 8 mesi e 17 giorni.
Proprio qualche giorno fa Corona aveva annunciato che chiederà la grazia al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: «Lo faccio solo per rivedere mio figlio, ma non voglio scappare dalla mia pena». Carlos ha compiuto 12 anni ed è un bellissimo ragazzino: somiglia molto al papà Fabrizio. Nina Moric, in un'intervista rilasciata a PassioneTecno, è tornata a parlare del suo ex: «Penso che gli abbiano dato più anni di quelli che merila. E la cosa mi addolora. È il padre di mio figlio, gli manca, spero che presto possano riabbracciarsi in un contesto normale».
Proprio qualche giorno fa Corona aveva annunciato che chiederà la grazia al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: «Lo faccio solo per rivedere mio figlio, ma non voglio scappare dalla mia pena». Carlos ha compiuto 12 anni ed è un bellissimo ragazzino: somiglia molto al papà Fabrizio. Nina Moric, in un'intervista rilasciata a PassioneTecno, è tornata a parlare del suo ex: «Penso che gli abbiano dato più anni di quelli che merila. E la cosa mi addolora. È il padre di mio figlio, gli manca, spero che presto possano riabbracciarsi in un contesto normale».
Carlos ha visto l'ultima volta il papà quest'estate, nel carcere di Opera: «Sono stati in una stanza adibita a questi incontri, piena di giochi e disegni. Mi ha fatto tenerezza vederli insieme - racconta la Moric - ma la cosa che più mi ha colpita è stata la riservatezza con la quale Carlossta affrontando questa situazione complicata. Non fa domande, non dà cenni di debolezza. Quando è uscito dalle visite, che finora sono state quattro, stava in silenzio, seduto sul sedile dell'auto. Poi, d'un tratto, mi diceva: "Mamma, vorrei giocare alla Playstation". Lì capivo la sua voglia di liberare la testa, l'esigenza di reimmergersi nel suo mondo di adolescente» dilei.it
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