martedì 29 luglio 2014

Processione choc a Palermo, LEGGETE

Un nuovo inchino a un boss della mafia indigna il Sud e l'Italia intera. La scena si è verificata domenica 27 luglio a Ballarò, quartiere di Palermo
, dove una processione ha reso onore ad Alessandro D’Ambrogio, padrino di Cosa Nostra ora rinchiuso nella sezione 41 bis del carcere di Novara. Il corteo, secondo quanto riporta Repubblica.it, si è fermato proprio davanti all’agenzia di pompe funebri della sua famiglia.
Una sosta di quasi cinque minuti di fronte all’agenzia di via Ponticello, dove D’Ambrogio organizzava i summit con i suoi fedelissimi, ripresi dalla telecamera dei carabinieri del nucleo investigativo. Quel luogo è considerato il simbolo della riorganizzazione di Cosa nostra, nonostante la raffica di arresti e di processi. Nel 2012, D’Ambrogio portava la vara della Madonna con la casacca della confraternita.
Ora è accusato di aver riorganizzato la mafia a Palermo, aver diretto estorsioni a tappeto e traffici di droga milionari. Ma la processione ha voluto ancora rendergli onore. Intanto ci sono i primi indagati nell'inchiesta aperta dalla Dda di Reggio Calabria sull'"inchino" al boss Mazzagatti durante una processione religiosa a Oppido Mamertina.
Alcuni dei responsabili dell'inchino della Madonna al boss durante la processione di Oppido Mamertina sono stati gia' iscritti dalla Procura Distrettuale di Reggio Calabria nel registro delle notizie di reato, per associazione a delinquere di stampo mafioso. Sono 25 in tutto i nomi dei portatori e del responsabile dei portatori che sono stati identificati grazie al video girato dai Carabinieri di Oppido Mamertina.

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