Gabriele Paolini libero. O a casa. Avvocati in capo per il disturbatore
Il collegio difensivo ha presentato richiesta al Tribunale del Riesame per chiedere la scarcerazione o gli arresti domiciliari nella casa di famiglia. Mamma e papà pronti a ospitarlo. Alla base del ricorso la sua linea difensiva: “Non è vero, dunque, che questi minori li ho conosciuto tramite chat così come è falso che si sia fatto uso di droga, come ha scritto qualcuno. E' vero che ho fatto delle riprese video con il mio fidanzato ma si trattava di filmati per uso personale Gabriele Paolini libero o al massimo agli arresti domiciliari. Quasi ritualmente gli avvocati, Lorenzo La Marca e Massimiliano Kornmuller, contestano l'ordinanza emessa dal gip Alessandra Tudino. Il noto disturbatore televisivo, in carcere al Regina Coeli dal dieci novembre per induzione e sfruttamento della prostituzione in relazione a rapporti che avrebbe avuto con almeno due minorenni italiani, potrebbe tornare a vivere nell'abitazione dei genitori che si sono resi disponibili ad ospitarlo.Il Tribunale del Riesame dovrà ora fissare l'udienza per la discussione del ricorso presentato dai due legali. La difesa di Paolini si basa sulle sue dichiarazioni in base alle quali i rapporti con i minorenni erano consenzienti: ”Il ragazzo con cui sto e faccio sesso, con il suo consenso, mi è stato presentato tempo fa dall'altro studente di 17 anni che, incontrandomi per strada, mi ha chiesto un autografo e poi mi ha fatto conoscere pure il giovane romeno. Non è vero, dunque, che questi minori li ho conosciuto tramite chat così come è falso che si sia fatto uso di droga, come ha scritto qualcuno. E' vero che ho fatto delle riprese video con il mio fidanzato ma si trattava di filmati per uso personale, non certo da destinare alla divulgazione".
Contro di lui, sedici video e quasi cento fotografie lo incastrano mentre dà istruzioni ai “ragazzi di vita” nella tana di piazza Bologna definita dagli inquirenti la “cantina degli orrori”. I legali spiegano che i video erano per uso personale e non sono mai stati messi in commercio, né vi era tale intenzione. In un filmato c'è anche una reciproca dichiarazione d'amore. Paolini è dispiaciuto per l'attacco mediatico che ha subito ma è convinto tutto si chiarirà perché è innocente.Non è stata dunque avanzata nessuna richiesta di infermità mentale. La parola al Tribunale
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