giovedì 2 ottobre 2014

EBOLA, ALLARME ONU: RISCHIO DIFFUSIONE VIA AEREA. ALTRI 5 CASI ,,,LEGGETE

ROMA - «Il virus dell'Ebola potrebbe mutare e diffondersi per via aerea se l'epidemia non verrà tenuta sotto controllo velocemente»: a lanciare sul Telegraph quello che è un vero e proprio scenario da incubo è Anthony Banbury, capo della missione Onu che in Africa Occidentale sta combattendo contro il virus. «L'epidemia di Ebola è il peggior disastro cui ho mai assistito», ha detto Banbury. «Non ho mai visto niente di simile e con un grado di pericolosità così elevato nella mia carriera, durante la quale ho attraversato emergenze, guerre e disastri naturali - ha detto Banbury, che lavora per le Nazioni Unite dal 1988 - Lo dicono anche altre persone, esperti che solitamente non sono allarmisti». L'ALLARME Banbury ha affermato che gli operatori umanitari stanno «correndo contro il tempo» per tenere il virus sotto controllo, ma c'è la «possibilità da incubo» che Ebola possa diventare trasmissibile attraverso l'aria. Uno scenario che comunque per ora «rimane improbabile», secondo l'inviato Onu: ma «non può essere escluso». Banbury ha ammesso che la comunità internazionale si è mossa «un pò tardi» per rispondere all'epidemia. Tuttavia, ora le Nazioni Unite hanno la «volontà politica» e la maggior parte dei materiali di cui hanno bisogno per tenere la diffusione sotto controllo, ha aggiunto Banbury, che domenica è volato in Ghana e nel corso della settimana sta visitando Liberia, Sierra Leone e Guinea. «È tutta una questione di velocità», ha precisato, sottolineando che «certo, siamo in ritardo, ma non è troppo tardi». L'inviato Onu ha poi precisato che l'intenzione è quella di vedere un miglioramento significativo in una finestra temporale che va dai 30 ai 60 giorni, in modo che entro 90 giorni la situazione inizi ad andare nella giusta direzione. «Questa è la teoria e questo è il piano», ha sottolineato, avvertendo che però, «se il virus si diffonde in un contesto urbano, è una storia diversa». Banbury infatti ha precisato: «Non posso dire di essere fiducioso che il piano sui 90 giorni avrà successo poichè i numeri sulla diffusione del virus sono spietati». Inoltre, ha ribadito che «è un errore trattare l'epidemia di Ebola solo come una crisi medica», poichè «si tratta di una crisi logistica ed economica, il cui impatto è più forte nei Paesi più colpiti - Guinea, Liberia e Sierra Leone - ma può essere sentito in tutto il mondo».
Fonte
Leggo

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