Siamo alle solite, c'è il solito sito sconosciuto che dà la notizia (falsa) della morte di un personaggio famoso, alcuni creduloni che non aspettano altro che poter piangere – almeno per qualche ora – il vip di turno che improvvisamente diventa il loro preferito, riempendo la rete di frasi, foto e soprattutto di quell'articolo falso, finché non arriva la smentita del povero morto, che probabilmente era in giro a fare una passeggiata, a letto a godersi un film o a farsi i fatti suoi e il gioco è fatto. La bufala girerà ancora qualche ora (spesso le notizie sono date di sera tardi, cercando di sfruttare il vantaggio del sonno del vip di turno e dei suoi amici e collaboratori), il tempo di aumentare visite, moltiplicare i click per quanti sono i creduloni, guardare aumentare like e condivisioni e il gioco è fatto.
Successe qualche mese fa con Tullio De Piscopo succede spesso con Paolo Villaggio e questa volta, invece, è toccato a uno dei presentatori tv più amati d'Italia, ovvero Gerry Scotti. il meccanismo è lo stesso, si annuncia la morte dovuta, solitamente a un malore o a un incidente: nel caso specifico è la prima opzione, il malore, ad aver stroncato la vita di Scotti. Nella ricostruzione c'è sempre il medico che cerca di salvare il malcapitato, anzi per usare le parole del fantomatico sito (che ovviamente non citeremo) "il personaggio più popolare della televisione italiana, una figura diventata di famiglia per milioni di italiani", che ha "58 anni, ben portati" (sic) – nel caso Jerry Scotti, quello vivo dovesse offendersi – e poi c'è il lutto della tv italiana.
nel momento in cui gira molto, al punto che il diretto interessato è costretto a smentire. Jerry Scotti, infatti, ha dovuto pubblicare la smentita sul suo profilo Twitter e lo fa, ovviamente, in maniera ironica: "Essendo io morto non posso smentire…….". Insomma, rifuggiandosi nella credenza popolare (non sempre creduloneria), qualcuno gli ha allungato la vita.
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