giovedì 10 ottobre 2013

Il nuovo amore di Raoul Bova? Si chiama

Il nuovo amore di Raoul Bova? Si chiama Rocio



Mentre non si placano le voci sulla sua presunta omosessualità, Raoul Bova viene paparazzato con il suo nuovo amore. Dopo la fine della storia con la moglie Chiara Giordano, l'attore si starebbe consolando con Rocio Munoz Morales: i due si sono conosciuti sul set del film "Immaturi - Il viaggio" e da allora sarebbe nata un'amicizia che negli ultimi tempi è diventata qualcosa di più. La coppia, come mostrano le immagini pubblicate da Novella 2000, è stata paparazzata in un hotel di Madrid: un incontro clandestino per i due amanti, determinati a tenere nascosta la loro relazione. Ma ora con la separazione in atto Bova è al centro del ciclone e pare impossibile per l'attore sfuggire all'occhio attento dei fotografi.

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iL DILEMMA DELLA SUOCERA -  Il divorzio più discusso dell'anno in casa dell'avvocato matrimonialista più famoso di sempre. Sembra quasi una beffa del destino quella che si sta vivendo in questi giorni in casa di Annamaria Bernardini De Pace. Lei è la paladina dei diritti delle donne, in prima linea nelle cause di separazione di tanti personaggi famosi. Lui è l'affascinante attore Raoul Bova che si sta separando dalla  figlia della De Pace, Chiara Giordano. Un matrimonio, tra l'altro, per molti anni felice, una storia  esemplare fino a poche settimane fa. Due figli e un lungo amore, apparentemente inossidabile.
Poi iniziano a girare le voci di crisi finché qualche giorno fa arriva la conferma: Raoul Bova si separa dalla moglie. Ed  inizia una girandola di gossip feroci. Tanto che l'attore decide di intervenire e smentire certe insinuazioni: "Non sono gay, mi piacciono le donne".
Insomma, l'avvocato Bernardini De Pace si trova, come mamma e nonna prima ancora che come avvocato, alle prese un divorzio condito di pettegolezzi piccanti. Una bella "grana". Lei che ha sempre difeso le donne, dalle vip alle immigrate vessate dalla schiavitù di matrimoni che non volevano contrarre, che cosa farà ora? Scenderà in campo per assistere la figlia, non solo sul piano personale e affettivo? Vedremo nelle aule di tribunale andare in onda lo scontro tra l'affascinate attore e la sua implacabile suocera?
Affaritaliani.it ha contattato Annamaria Bernardini De Pace, chiedendole se ha intenzione di indossare ufficialmente la toga in questa diatriba familiare, non solo come madre e donna. L'avvocato ha dato una risposta sibillina, che non conferma ma nemmeno smentisce. E sembra lasciare aperta qualsiasi ipotesi: "Un avvocato ha il diritto e il dovere di riservatezza per cui non rispondo alle domande sui miei clienti o possibili clienti". Insomma, non si sa se potrà dire di no alla figlia...
RAOUL BOVA: "MI SEPARO, MA NON SONO GAY" - "Se io sono un personaggio pubblico e conosco le regole del gioco, i miei figli non hanno fatto nulla per meritarsi questo trattamento... L'assedio dei fotografi li spaventa... Poi c'è la scuola: i compagni a casa hanno genitori che leggono, ascoltano, e a tavola commentano queste cose, e i figli le sentono, e tornando a scuola le ripetono, con la cattiveria che possono avere i bambini: tuo padre sta male, tuo padre è un ladro, tuo padre divorzia, tuo padre è gay... Se mi vedo costretto a parlare, è per proteggere loro". Così Raoul Bova, nella storia di copertina di Vanity Fair, spiega la decisione di "mettere le cose in chiaro" sul gossip che da qualche mese gira a proposito dell'attore, al cinema a fine anno in "Indovina chi viene a Natale" di Fausto Brizzi. A cominciare dalle voci di dissapori con Chiara Giordano, sua moglie da 13 anni e madre dei suoi due figli. Infrangendo il silenzio che entrambi finora hanno tenuto,Bova racconta che in effetti si stanno separando, e che la crisi è in corso da anni. "Chiara e io nel tempo siamo molto cambiati. Il cambiamento a volte unisce e a volte no. Noi due, purtroppo, non ci siamo più capiti... Allora è iniziato un periodo molto lungo – quasi tre anni ormai – in cui ci siamo parlati, ci siamo confrontati. Abbiamo provato in tutti i modi a risolverli, quei problemi, ma purtroppo non è bastato... E alla fine abbiamo deciso di comune accordo, con grandissimo dolore e con grandissima civiltà, di prendere strade diverse. Lo abbiamo fatto perché crediamo troppo al valore della famiglia per tenerla in piedi a qualunque costo, come facciata, senza onestà. È un atto non dico di amore, ma di rispetto per l'amore che c'è stato tra di noi".
Nell'intervista, oltre a parlare dei sensi di colpa nei confronti dei figli, Bova mette le cose in chiaro sulla sua situazione con il fisco – dopo il sequestro di tre abitazioni di sua proprietà – sul recente ricovero in ospedale eaffronta le voci sulla sua sessualità: "Lo dico apertamente, mi piacciono le donne. Se fossi omosessuale, credo che non avrei nessun problema a riconoscerlo. O forse non lo direi: perchè questo obbligo di dichiararsi, di giustificarsi? Nessuno va in giro a dire: piacere, sono etero. Più di metà dei miei amici sono gay. Persone con cui sono cresciuto e andato a scuola, con cui lavoro. È per loro, soprattutto, che mi fa ribrezzo questo modo razzista e retrogrado di usare l’etichetta di omosessuale come una macchia inconfessabile, come una peste".

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