martedì 7 gennaio 2014

Congelare i morti, il business del futuro?

In tutto il mondo quasi trecento morti sono in attesa di tornare alla vita all'interno di scatole refrigerate. Dai primi pionieri miliardari degli Anni Sessanta ai cittadini di possibilità economiche più modeste che rifiutano a ogni costo l'idea della morte, hanno tutti la speranza che la scienza consentirà un giorno - tra 50 o mille anni - di annullare gli effetti della morte, considerandola solo una "malattia" reversibile.

Gli "ibernati" (da cryonics, ovvero crionica: la tecnica di ibernazione dei cadaveri) hanno pagato da 12.000 a 200.000 dollari per avere "la possibilità di evitare la morte", utilizzando uno dei tre attuali istituti  (Alcor, Kriorus e il Cryonics Institute) specializzati in tutto il mondo. E circa 1.500 persone hanno già prenotato il loro biglietto per unirsi a loro dopo la loro morte, come racconta il quotidiano LeMonde.
In questo piccolo mondo, il vocabolario riflette l'ottimismo di chi ci 'abita': quando uno muore si dice che è "de-animato", quando è immerso in azoto liquido a - 196 ° C è "conservato" e quando, sia per ragioni economiche che pratiche, viene congelata solo la testa si dice che è un "senza corpo".
Questo sogno, condiviso da un numero crescente di americani, ma anche da alcuni russi ed europei, è radicato nel lavoro di Robert Ettinger "La prospettiva dell'immortalità", la "bibbia" della crionica, pubblicato nel 1962.
La prima pietra della crionica viene posta nel 1967 con la "conservazione" di James Bedford, professore di psicologia che, dopo quattro cambiamenti di indirizzo, ora riposa nei locali della società Alcor, Arizona. Da allora, circa 270 persone hanno fatto la stessa scelta a cui va aggiunto un centinaio di animali domestici che accompagnano i loro proprietari nel viaggio attraverso il tempo. Ma in nessun cas è ancora stata tentata la rianimazione.
L'evoluzione storica del numero di "ibernati" mostra un aumento a partire dal 1990 per via di due fattori. Da un lato, lo sviluppo della tecnica di "vetrificazione", una svolta per il raffreddamento del corpo senza ricorrere al ghiaccio, che permette di limitare i danni. D'altra parte, lo sviluppo di polizze vita specificamente dedicate alla crionica, che danno "la possibilità di arrivare all'anno 3000 al costo di mille dollari l'anno", come spiega l'assicuratore Rudi Hoffman, pioniere e leader indiscusso della disciplina negli Stati Uniti.
Quella dell'ibernazione è comunque una scelta che fa da sempre discutere, per motivi etici, scientifici ed economici. Difficili dimenticare il periodo iniziale piuttosto buio, quando per mancanza di soldi i corpi venivano scongelati oppure restituiti alle loro famiglie.

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